Da sempre l’uomo ha cercato di comunicare attraverso i gesti, i disegni, la scrittura e le parole. Il bisogno di comunicare è senz’altro per l’umanità qualcosa di spontaneo e istintivo che non ha confini.
Col passare dei secoli l’uomo ha imparato a padroneggiare modi diversi e, a volte, anche complessi di comunicare per poter capire, confrontare e verificare le proprie idee con quelle degli altri.
L’uomo vuole comunicare con ogni mezzo, in ogni dove e con chiunque. Ma come abbiamo detto la comunicazione non avviene solo tramite la parola, ma anche attraverso la musica, la scrittura, la mimica e la gestualità.
In un mondo in cui si parla di inclusione è molto importante conoscere le lingue e tra queste la Lingua italiana dei segni (LIS).
Negli ultimi tempi sempre più persone avvertono il bisogno di familiarizzare con la lingua dei segni, una lingua che risale al 1500. Non si tratta di una forma abbreviata di italiano, o di un codice morse, ma di una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, lessicali e morfologiche, che utilizza sia componenti manuali che non manuali, che consente alle persone sorde pari opportunità di accesso alla comunicazione.
Proprio grazie a questo laboratorio, chiunque abbia il desiderio di interagire con persone segnanti, adesso può farlo.
Il laboratorio “LIS: vedere la voce” organizzato da Pro Loco Andrano e l’Istituto Comprensivo, nell’ambito del progetto del Comune di Andrano “Lavoro e (è) crescita” di Punti Cardinali, permetterà di facilitare la comunicazione e l’inclusione con la conoscenza, attraverso un cambiamento di rotta dove Sordi e Non sordi sono corresponsabili della comunicazione.